Il futuro di Federico Chiesa alla Juventus è incerto. Dopo un deludente Europeo, il club e l’esterno italiano devono decidere.
Federico Chiesa, uno dei talenti più promettenti del calcio italiano, si trova ora di fronte a un bivio con la Juventus. La sua performance deludente all’Europeo ha accelerato la necessità di decidere sul suo futuro, con il contratto in scadenza il 30 giugno 2025. Mentre i tifosi e il club si interrogano sul prossimo passo, Giuntoli è stato chiaro: nessun rilancio.
Dentro o fuori: Il punto di rottura
Dopo sei mesi di trattative estenuanti, la Juventus e l’entourage di Chiesa sono arrivati a un punto di rottura. La situazione è chiara: o si rinnova, o si va via. La Juventus non intende trattenere Chiesa fino alla scadenza del contratto per poi lasciarlo partire a parametro zero. Con un accordo attuale che prevede un ingaggio di 5 milioni di euro netti all’anno, Chiesa si aspetta un incremento significativo. Tuttavia, le sue richieste di avvicinarsi agli stipendi di top player come Vlahovic, che guadagna 12 milioni di euro netti a stagione, non sono state accolte dal club.
Le richieste di Ramadani e la posizione di Giuntoli
Fali Ramadani, l’agente di Chiesa, ha fatto richieste che la Juventus non è disposta a soddisfare. Nonostante le prestazioni deludenti e i frequenti infortuni, Chiesa si considera un elemento di spicco della rosa e punta a un ingaggio ben superiore ai 7 milioni di euro netti offerti dalla Juventus, cifra già proposta anche ad Adrien Rabiot, ora svincolato. Giuntoli ha ribadito che non ci saranno ulteriori rilanci. La proposta è definitiva e, se rifiutata, il club sarà pronto a lasciar partire Chiesa.
L’obiettivo della Juventus è realizzare una plusvalenza dalla cessione dell’esterno, con il residuo dell’operazione a bilancio di circa 14,9 milioni di euro. La richiesta per il cartellino di Chiesa si aggira tra i 30 e i 35 milioni di euro. Tuttavia, il pessimo Europeo non ha aiutato a generare interesse attorno al giocatore. Le uniche proposte concrete arrivano da Roma e Napoli, con ingaggi inferiori rispetto a quelli offerti dalla Juventus, e dal Newcastle, che Chiesa non considera al momento un’opzione valida.